Matteucci Franco - 2016 - Lo strano caso dell'orso ucciso nel bosco. Le indagini dell'ispettore Santoni by Matteucci Franco

autore:Matteucci Franco
La lingua: ita
Format: mobi
Tags: Mystery & Detective, General, Fiction
ISBN: 9788854188594
editore: Newton Compton
pubblicato: 2016-12-14T23:00:00+00:00

CAPITOLO TREDICESIMO

Emanuela, prosperosa. Martina, magra e scattante. Sabrina, la più bella. Elisa, la giù giovane e intraprendente. Le quattro sorelle Allegri – famiglia venuta dal Sud che aveva affittato l’hotel Genzianella dallo skiman Flavio Perone – accolsero con grande entusiasmo Santoni. Lupo, nel vederle tutte e quattro insieme, vestite alla tirolese, elettriche, generose, fu contagiato dalla loro bellezza. Ciò che le rendeva diverse da qualsiasi donna di Valdiluce erano quegli occhi azzurri così profondi, capaci di sciogliere la neve ma anche di fulminare il cuore di un uomo. Da dove arrivava quel colore così intenso? Non per niente nel bar e nella pizzeria dell’albergo ronzavano ogni sera tanti mosconi, aggrappati ai tavoli o al bancone, che cercavano un sorriso e un po’ di compiacenza. Ma in paese le sorelle Allegri erano famose per la loro integrità morale e nessuna di loro aveva fatto mai parlare di sé. Tutte lavoratrici indefesse. Certo, Martina aveva sempre manifestato per l’ispettore Santoni una forte simpatia. Durante un ballo organizzato dallo Sci Club di Valdiluce al Genzianella, avevano danzato insieme e lei si era fatta avanti, nonostante la presenza di Ingrid: durante un liscio, infatti, pur mantenendo sempre le distanze, aveva cercato, a parole, di appiccicarsi a lui, facendogli capire che insomma, se avesse voluto, lei sarebbe stata felice “di passeggiare nel bosco con lui, anche di notte…”. Lupo non l’aveva incoraggiata, per evitare di avere problemi con Ingrid, e anche dopo che si erano lasciati, non si era mai fatto vedere all’hotel. Anzi aveva evitato appositamente di tornarci.

Quella sera, l’ispettore Santoni notò nella sala grande un folto gruppo di persone che stavano mangiando la pizza. Invece tra i mosconi riconobbe Hans Bertelli, detto Cicuta e Giovanni Carrai detto Putto, il falegname Olsen, il capo delle guide Luigi Picchiotti, la guida Francesco Serarcangeli: pieni di Ginpin, intonavano al pianoforte sgangherate canzoncine d’amore. Lupo li salutò con un gesto della mano. Tutti e quattro alla vista dell’ispettore si bloccarono.

Martina, che era un po’ la leader della famiglia Allegri, fece in modo di allontanare le sorelle. Voleva stare sola con Lupo. Evitò di parlare dell’indagine, che era ovviamente l’argomento principe di Valdiluce e divagò.

«Marzio, vuole mangiare qualcosa di caldo? Una pizza, una zuppa di farro?».

Lupo fece un sorriso di circostanza: preferiva portare subito a casa Puppy, fare una doccia, prepararsi uno spuntino, magari latte, pane, burro e marmellata di mirtilli, e poi andare nel posto di polizia, dove Kristal e gli altri colleghi lo stavano aspettando.

Martina si ricordò dei gusti un po’ particolari dell’ispettore. «Magari uno Skiwasser?».

L’hotel Genzianella era costruito in legno d’abete, e quel profumo di resina gli piaceva. Lupo si avvicinò al bancone. «Grazie».

Martina era felice di avere Santoni tutto per sé, sorrideva a ogni gesto: unì il succo di limone allo sciroppo di lampone e poi lo shakerò con garbo, inventandosi una danza. Il petto si rese evidente nella scollatura; era molto graziosa nel suo vestito Dirndl, con il grembiulino fiorito da piccole genziane blu, il corpetto a balconcino ricco di roselline rosse, la gonna molto corta, azzurra, punteggiata da stelline e mezze lune, e i calzettoni bianchi.

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